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B.1.2.B5

MEDIOLANUM

progetti per Milano e la Lombardia
di

VITTORIO MAZZUCCONI
La Città a Immagine e Somiglianza dell'Uomo (5/6)
 
Piano urbanistico per Milano, 1967


Sotto il profilo sociologico, la struttura della
metropoli, ai suoi successivi livelli ( quartiere o paese, cittadina, federazione di città) è studiata sul parametro dell'educazione dei giovani, fino all'ultimo livello, a cui
corrisponde l'Università a cui dedicare la città -nucleo
dei Navigli. In un senso religioso ed anzi esoterico, a cui allude il titolo del libro, il nucleo è il cuore stesso in cui l'uomo riconosce la sua essenza divina. Il vuoto è il
luogo dell'essenza, il luogo dell'anima. Un nuovo
pensiero sulla città coincide quindi con la verità
interiore, ed è per questo che una tale città è a immagine
dell'uomo.

Il progetto può infine essere letto come un'idea di
sviluppo della città che, invece di seguire ciecamente il diagramma di una crescita illimitata, come in molti altri aspetti del nostro tempo, individua una misura armonica e compatibile con la salvaguardia dei valori della civiltà e della natura.
E' forse un passaggio decisivo verso una nuova civiltà
quello di concepire una cinta di mura alla rovescia, come in questo progetto. La cinta di mura che era destinata una volta a proteggere la città contro un mondo esterno e ostile, potrà assolvere infatti la funzione inversa: quella di proteggere il luogo interiore, ossia ciò che c'è di più sacro in noi, dalla pressione della città- mondo esterna ad esso.
Potrebbe essere anche un'anticipazione di quello che sarà domani la terra?: un cuore-nucleo dedicato alla salvaguardia delle memorie e della poca natura rimasta che forse sopravviverà e, tutt'intorno nello spazio, una corona di città satellitari in orbita ...